La vacanza in terra ellenica è durata 8 giorni, nel corso dei quali abbiamo percorso in lungo e in largo la penisola di Sithonia e ci siamo concessi un paio di puntate anche verso il terzo “dito” della Calcidica, ovvero la penisola di Monte Athos, ben visibile dalla costa orientale di Sithonia.
Assolutamente indispensabile il noleggio di un’auto per girare a zonzo in piena libertà tutte le spiagge e i luoghi che si desidera. Presso l’aeroporto internazionale di Salonicco sono presenti le maggiori compagnie di autonoleggio e qualche piccola compagnia locale. Le distanze non sono mai eccessive: per raggiungere Sithonia da Salonicco occorre 1h 30′ circa, mentre per percorrere la penisola da nord a sud sono sufficienti 60 minuti. Le strade sono molto scorrevoli e ben tenute, il traffico è molto scarso a parte in prossimità delle località di villeggiatura.
La costa occidentale è ricca di spiagge e calette ottime per farsi un’idea della trasparenza e dei colori dell’Egeo Settentrionale. La località turistica più grande e rinomata è Neos Marmaras, caotico agglomerato di studios, ristoranti e altre attività turistiche sorte a ridosso della vecchia cittadina portuale. La spiaggia del paese è molto frequentata e non è certo la più bella di Sithonia, ma permette di godersi un bel tramonto e di trascorrere il tempo prima di andare a cena in uno dei locali del paese.
La costa est è rimasta molto più selvaggia e incontaminata. Il paese di riferimento è Sarti e a pochi chilometri da esso ci sono fantastiche spiagge a volte condivise con camping più o meno vasti. Poco a nord di Sarti abbiamo visto un camping praticamente immenso, mai visto niente di simile. A sud, invece, anche in alta stagione, sembra regnare incontrastata la tranquillità: presso la piaggia di Klimataria (questo il nome se la memoria non m’inganna) abbiamo trascorso una magnifica giornata di relax.
Più a nord, vicino all’area turistica di Vourvourou, c’è la bella Talgo Beach, splendido lido sabbioso affacciato su una fotogenica isola. Peccato che sia molto frequentato e che il beach bar presente spari musica tamarra ad alto volume per gran parte del giorno. Nel tardo pomeriggio la spiaggia si svuota velocemente e l’atmosfera diventa senza dubbio molto più gradevole.
Di seguito un’altra carrellata di immagini sparse, scattate qua e là tra una lettura, un bagno, una dormita, un polpo alla griglia, ecc. ecc.